Veleno bianco“, componimento di Luigi Visciglia |
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giovedì 11 maggio 2017 21:26 |
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Il vento della gioia s’è assopito. Bottiglie! Bottiglie vuote di birra e liquori lastricano il viale senza meta. Giovani seduti sulle loro incertezze guardano una tv stereotipata, stanchi, svogliati, annoiati, d’una attesa senza tempo. Neppure l’orgasmo, dolce strofinio dei corpi, li rende felici. Sul freddo tavolo una polverina bianca, siringhe, cucchiai, accendini, lacci, preparano l’effimera estasi: lo sballo! Piccoli buchi trapanati fra pelle e vena trasportano veleno al cervello morente. L’occhio diventa vitreo, la mente naviga nell’irreale. Spazi vuoti riempiti dal niente. La droga! Fonte di lucro per le mafie, afflizione per l’umanità. Dalla torre del castello ducale, il mare di Schiavonea, eterno, con le sue onde leggere, l’occhio corre più lontano, con amarezza mi accorgo: hanno cancellato l’orizzonte, soppresso l’infinito fantasioso, tenui ombre, fredde giornate costelleranno la gioventù. Fra disperazione e tormento, mamme speranzose attendono lo splendore della dolce luce del sole.
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Luigi Visciglia
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