Patron De Rosis Alla Brindisi Corfu’ per il Circolo Vivere il Mare |
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lunedì 13 giugno 2016 11:08 |
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Partecipazione importante per il circolo nautico “Vivere il Mare”, di Corigliano-Rossano, al prestigioso evento della “ regata Internazionale Brindisi-Corfù 2016”. Ha preso parte, infatti, alla famigerata traversata il presidente Francesco de Rosis grazie alla collaborazione con l’associazione “Basilicata Vela” di Pisticci-Policoro. Profonda soddisfazione ed emozione per il presidente di “Vivere il mare”, che ha aderito alla regata come membro dell’equipaggio dell’imbarcazione “Stropolo”. Eccellente e oltre ogni aspettativa il risultato conseguito: terzo posto su 62 imbarcazioni della propria categoria, con un tempo totale di navigazione di oltre 27 ore totali, tutte a vela e senza ausilio del motore. Presenza record quest’anno con oltre 130 imbarcazioni per la “regata Internazionale Brindisi – Corfù” che viene enumerata fra le più importanti del Mediterraneo e senza dubbio è la più importante regata d’altura dell’Adriatico, sia per numero di partecipanti che per difficoltà tecniche. “Una tappa fondamentale e una pietra miliare- ha detto De Rosis- per la crescita del nostro movimento e per la diffusione sempre maggiore della pratica della Vela lungo le nostre coste: effettueremo, nel corso della imminente stagione estiva, una regata lungo le nostre coste, per offrire un servizio ed una possibilità a tutto il nostro territorio”. La “regata Internazionale Brindisi-Corfù” nasce nel 1986 anche se per i primi due anni la competizione è limitata alle imbarcazioni brindisine. Dal terzo anno, però, si annovera la presenza di imbarcazioni corfiote ponendo le basi per la sinergia fra la sponda dell’Adriatico pugliese e quella jonica greca che dura ancora oggi. Partecipazione che va allargandosi e nel 1995 arrivano anche le imbarcazioni di Serbia e Montenegro. Con la pioggia dei riconoscimenti ricevuti, la fama della regata si estende oltre i confini in maniera esponenziale. Manifestazione diviene ponte d’incontro fra i vari popoli dell’Adriatico e dello Ionio tanto che dal 2000 la regata si svolge sotto l’ègida della Nazioni Unite quale “regata per i Diritti Umani”.
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COMUNICATO STAMPA
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