English French German Italian Portuguese Russian Spanish
  datario
GIO 2
MAGGIO
 
jonio
Breaking
Jonio
25/04/2022 16:41:16 Rogliano: Serata di premiazioni per poeti e narratori     18/01/2022 17:40:14 VACCARIZZO A./SINDACO RINGRAZIA ASP E VOLONTARI SONO 31 I CASI DA ACCERTARE     29/12/2021 14:08:00 Vaccarizzo Albanese - Domenica 16 gennaio 2022 nuovo vax day     09/03/2021 16:12:28 Acri: Le occasioni formative dell’Istituto Falcone     13/02/2021 19:56:03 «Solo 89 comuni calabresi superano il 65% di raccolta differenziata»  
txtRICERCA
 
 
 
 
 
 

Reclame
 
 

“IL SIGNORAGGIO BANCARIO“, POESIA DI LUIGI VISCIGLIA
 giovedì 19 maggio 2016 21:49
“IL SIGNORAGGIO BANCARIO“, POESIA DI LUIGI VISCIGLIA La moneta!
Valore di scambio,
sovranità nazionale
emessa in nome del popolo sovrano.
I plutocrati!
Inventori del sogno americano
“schiavi senza catene”.
Liberismo per loro:
sottomissione sociale,
corrompere i governi,
clientelismo, potere,
nasce il signoraggio.
Grande truffa sociale.
Stampano cartamoneta in nome proprio,
cartai di ricchezza virtuale,
prestandoli agli Stati con interessi,
partorendo il debito pubblico.
Chi gestisce il denaro, controlla la società.
Chi ha svenduto le nostre anime?
Imprigionandoci in uno spazio libero.
Il signore degli eserciti
li protegge.
La musa Calliope
gioca con Pluto, dio del denaro.
Legiferano!
Togliendo sovranità nazionale.
Parassitario è il loro sistema,
arricchimento e impoverimento,
aprono e chiudono il flusso monetario,
crisi provocate per cedere regalità.
Nuovo ordine mondiale.
A lor confronto
opera pia è la mafia.
Benito Mussolini, John F. Kennedy, Aldo Moro
dissero no al signoraggio.
Bifolchi arricchiti,
liberi d’indebitarci.
Bassa è la loro mangiatoia,
bestie insaziabili.
Uomini di cultura,
cantori del niente,
dove siete?
Imprenditori!
Caporali senza autonomia,
schiavetti del sistema.
Anime assopite, svuotate,
cervelli drogati da giochi virtuali.
Sono morti
i custodi della sovranità.
Il padre di Juan Carlos,
sradicato, catapultato in Argentina,
lavora, sgobba, sacrificandosi, privandosi,
pagato con cartamoneta.
Un attimo di desolazione,
guarda attonito il misero denaro.
Dall’anima arriva il grido
silenzioso, straziante di dolore,
con ira strappa il denaro,
borbotta:
“Per queste banconote smerdate,
vivo lontano dal mio loco natio.
Elohim, Numi, Dei,Dio!
Ridatemi la sovranità!”.
Ammainato il vessillo dell’umana specie.
Lento cammina il gregge
verso la tosatura,
lentissimi sono i passi
verso la macellazione.
La pioggerellina!
Quando pioverà
su queste misere anime.

Luigi Visciglia
    COMUNICATO STAMPA
Visualizza in pdf
 

 
 
 
#poesia #visciglia #signoraggio bancario #corigliano
 
QR-Code
Copyright © 2014-2024 Corigliano Informa Tutti i diritti riservati. Direttore editoriale Giacinto De Pasquale
Accesso Riservato Powered by by Giovanni Gradilone