FRANCESCO MADEO: “COME SI FA LA FUSIONE“ |
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giovedì 21 gennaio 2016 09:34 |
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Com’è noto a breve il Consiglio Comunale di Corigliano Calabro delibererà sulla possibile fusione col Comune di Rossano (quest’ultimo ha già provveduto a ciò in data 16/01/15), per dare continuità al progetto. Invero, sui cittadini aleggiano alcune incertezze ed anche qualche ostilità. Il tutto, forse, è dettato dal fatto che non benissimo è stata mostrata tale iniziativa. Ebbene, abbiamo pensato d’illustrare come potrebbe proseguire, o meglio come potrebbe essere rifatto, tale iter, sottolineando che il presunto astio non appartiene alle nuove generazioni. Premettiamo che siamo favorevoli alla fusione per svariati e vantaggiosi motivi, tra i quali (qui sinteticamente): una maggiore incisività della classe politica; Abbattimento dei costi della macchina amministrativa; maggiore omogeneità nella promozione delle risorse territoriali; Aumento della capacità di intercettare finanziamenti e attuazione congiunta degli stessi. La fusione però necessita di un più approfondito ragionamento! Per noi, le due amministrazioni dovrebbero redigere e sottoscrivere un documento, da allegare alle Delibere Consiliari dei Comuni (dunque il rifacimento di quella rossanese ed il posticipo di quella coriglianese), contenente, almeno, lo Statuto Comunale unico, con relativo nome e stemma del Comune nascente, in quanto definibile anche prima dell’istituzione del nuovo ente (art. 15 TUEL), e una programmazione riguardante la suddivisione degli uffici comunali, che garantiscono i reali servizi sui territori, in maniera ponderata ed equanime, prima di poter convergere sulla costruzione di un Palazzo Comunale condiviso. A nostro avviso la “Cittadella Comunale“ potrebbe sorgere a c.da Insiti, zona dove nascerà l’Ospedale Unico, simbolo della Fusione. Al fine di costruire il Palazzo Comunale Unico potremmo utilizzare i contributi statali e regionali (art. 5 co. 5 L. R. 15/2006). Così facendo, la Delibera Consiliare risulterebbe essere la naturale conseguenza di un accordo e scanserebbe possibili rallentamenti al seguito, magari nascenti da beghe sulla spartizione degli uffici. In merito all’ospedale bisogna fare fronte unico sin da ora, dunque anche prima delle Delibere sopra descritte, conducendo insieme questa battaglia ed evitando di farci mettere gli uni contro gli altri in nome di ingiusti tagli. Nelle Delibere, descritte precedentemente, andrebbe altresì richiesto alla Regione uno studio di fattibilità, da incaricare entro 30 giorni dalla trasmissione delle stesse alla Regione e con l’impegno di entrambe le città ad azionarlo esse stesse in difetto regionale. Lo studio di fattibilità andrebbe poi reso pubblico almeno 60 giorni prima del Referendum Consultivo Obbligatorio. La Fusione, così facendo, risulterebbe maggiormente chiara alla popolazione, dando a tutti la possibilità di farsi un’idea più sui dati che sulle parole. Bisogna che la popolazione arrivi al voto con qualche consapevolezza in più. Quanto esposto è necessario per partire col piede giusto ed in maniera leale, abbattendo gli inutili pregiudizi intercorsi fino ad oggi tra i nostri paesi. L’attuale Area Urbana, a nostro avviso, ha comportato diverse iniziative per la promozione univoca del comprensorio, ma ancora non sufficienti per un serio sviluppo comune ed una seria collaborazione. Madeo tiene a precisare che : “Una classe politica “bocciata dalla storia“, non essendo più presente all’interno delle istituzioni, cerca di declassare i Consiglieri Comunali a semplici passa - carte! E’ vero il popolo, sulla Fusione, resta sovrano ma rimane compito dei Consiglieri Comunali, eletti dallo stesso popolo, garantire che tutto l’iter sia colmo di contenuti e non soltanto di slogan da Prima Repubblica.“ Noi ci siamo fatti un’idea ben precisa in merito, ovvero la fusione deve essere dapprima culturale. Gli attriti tra le due città riguardano soltanto i meno giovani. Grazie al confronto e dopo una seria pianificazione, sarà possibile costruire civilmente una nuova, ricca ed efficiente città che permetta a tutti noi ragazzi di continuare a vivere in questa terra (tra l’altro, risulterebbe anche essere la terza dell’intera Calabria). Noi giovani ci stiamo riuscendo, tutti gli altri?
Francesco Madeo Consigliere Comunale Città di Corigliano Calabro, Aria Nuova Riferimento Popolare Antonio Scarnati Rossano, #AndareOltre Movimento Giovani Rossano
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COMUNICATO STAMPA
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