Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Sopra un pensiero di San Pio
La sera di un giorno qualsiasi anticipa quella dell’ultimo giorno di vita. Rivedrò, in un attimo solo, il passato e ringrazierò per i doni ricevuti; poi, invocherò la divina misericordia. L’angelo ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Prego
Pater noster, del tempo signore e di ogni cosa, rendimi buono come è buono il tuo nome. Fammi sentire la brezza dell’amore e il mio cuore prepara al paradiso. Acqua donami e donami ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Partenze
A migliaia lasciavano il paese, le biciclette, all’alba, per recarsi nella vasta campagna circostante. Sarebbero tornate sul far della sera. E ciò avveniva in tutte le stagioni, col sole, col vento, ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Lasciti
Conosco amicizie durate una vita e che ebbero segno sì forte, che passarono in eredità ai figli. Ne ricordo alcune, intessute dai miei genitori nei loro anni più belli: nate da bisogni condivisi, ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Come pietre
Ho pensato e tante volte ho anche riferito in pubblici contesti che c’è un tempo per la parola ed un altro per il silenzio. Il detto è biblico e certamente è tra quelli più usati in ambito ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Al camposanto
Un tempo ci andavo spesso. Riprendevo, in effetti, un’abitudine di quand’ero ragazzo e al camposanto scendevo in bicicletta, specialmente in primavera. Sulle tombe mi intrattenevo in silenzio, con ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Profumo di pane
La cara Gerardina annota i miei VeteraNova così: “delicate memorie di un tempo che sapeva di pane appena sfornato”. La ringrazio a mio modo. A dorso del solito mulo è giunto l’atteso mugnaio ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Allora
Quando nacqui, il mio paese contava intorno a ventimila abitanti, quasi tutti appollaiati nell’antico borgo collinare. Ricordo i balconi infiorati della mia fanciullezza, le botteghe del commercio ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Poveri
Ve ne sono sempre stati. Ve ne sono ancora. Mancano del pane, di un vestito, di tutto. Muoiono presto di malattia e d’inedia. Nella lingua ebraica ci sono anche gli “anawim”: poveri non perché ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Maria
Scrissi una pagina, or sono tanti anni, che pubblicai su alcuni giornali ed inserii, poi, in un volumetto. Raccontava di Maria, madre di Gesù e nostra avvocata. La rilessi spesso quella pagina e ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: In fretta
Dal risveglio e fino al termine della giornata, ogni gesto, ogni azione, tutto è segnato dalla fretta: in piedi un caffè, un orecchio distratto al notiziario, una telefonata con l’occhio al giornale, ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Una cartelletta
Tra le tante, questa mi riporta in terra toscana, dove, fresco di laurea, tenevo un corso di “Educazione psicosomatica”. Le mie lezioni erano seguite. Piacevano, forse, la semplicità di linguaggio e ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Incanto
Si assopiscono alcuni, altri dormono un sonno profondo. Son tutti lì, comunque, in una stanza del cuore, la più remota, della quale nessuno ha la chiave. Non li vedi e non li senti, ma ci sono. ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Quei solchi
Quando scorsi la prima allo specchio, la riconobbi subito. Di rughe ne avevo viste già tante sul volto dei miei familiari: eguali, tutte eguali. Segno degli anni? Il passo che corre verso ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Festival
E mentre in ogni casa si versavano lacrime per un familiare, un parente, un amico, un conoscente, la TV di Stato, per la quale versiamo anche un dazio, trasmetteva l’annuale festival della canzone. ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Visitare gli infermi
Il recare conforto agli infermi, prima che lo ordini la Chiesa, lo raccomanda la comune appartenenza alla umana famiglia. È un gesto che poco costa, ma genera un sollievo, che nessun farmaco produce. ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: La storia
La storia molto mostra e poco insegna. E che così sia, lo provano i tanti disastri, che la follia umana puntualmente genera. Crollano i ponti, straripano i fiumi, scoppiano le guerre? Che importa? ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Uso ed abuso
Voci e volti, in tempo reale, volano, oggi, sui mari e saltano le montagne, avvicinando persone di paesi lontani. E tutto ciò è bello, perché conforta tante solitudini e riannoda amicizie ed ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Quell’antica etagere
Non andavo ancora a scuola, ma quei libri in bella mostra sui tre ripiani della “tagerina”, come si diceva nella parlata domestica, mi erano familiari. Li sfogliavo quotidianamente e sulle loro ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Le Ceneri
Anche questa, come altre ricorrenze, mi riporta ad un tempo ormai più che lontano. Ricordo i giorni precedenti: un’attesa, una preparazione quasi, che, io, bambino, coglievo nel clima dimesso ed ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa:Il Catechismo di San Pio X
Sono a Longobardi, per devozione a San Nicola Saggio. Qui, tra la casa del Santo e la chiesa di Santa Domenica, dove egli ricevette il battesimo, lascio un fiore e una preghiera. Visito anche la ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Rimedi dell’anima
Anche l’anima, al pari del corpo, a volte, si ammala. Per essa, però, né medici ci sono né farmaci. Restano quegli antichi rimedi, che la parola tramanda di chi con fatica il suo cuore ha guarito dal ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Verità
Affermava un filosofo antico che tutto irrimediabilmente passa e il suo dire, poi, colorava con immagini semplici della quotidianità. La chiesa romana, nella sua sapienza, accolse la sentenza e ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Omelia e predica
All’inizio, per intenderci nella grecità, c’era l’omelia e rappresentava una conversazione elevata, per sostanza e stile, in una adunata vogliosa di dottrina. Nella latinità, ad indicare la ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Il tempo venturo
In un libro sapienziale, che spesso frequento, leggo - non ricordo quante volte l’abbia già fatto - che l’uomo non è in grado di predire la sua ultima ora. Il testo è vecchio, vecchio di 2300 ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Passerà
Che cosa vuoi che ti dica, amico mio? Non a tutto, purtroppo, ho risposta. Mi accontento, perciò, della saggezza popolare. Ricordo la mia bisnonna. Chiudeva spesso, così, il suo conversare, nella ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Il chierichetto
Avevo otto anni, quando cominciai a fare il chierichetto. Camice nero fino alla caviglia e cotta bianca, l’abito mi era stato cucito a casa con arte e devozione. Indossarlo mi rendeva contento, ma ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Eroe
Il termine lo incontro in tutte le aree. Nell’antichità era riferito a pochi, generosi nel cuore e forti nel fisico. Gli eroi erano, insieme, uomini e dei e godevano di onore e di culto. Il titolo ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Parole e silenzio
Le parole che voi, padre caro e dolce madre, mi avete insegnato, le ho dette già tutte. Almeno così sembra. Potrei cominciare daccapo, ma a nulla servirebbe e, poi, mancherebbe anche il tempo. ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Sapiente e saggio
Si usano ormai indifferentemente, senza accortezza. A ciò concorre la scuola, con affrettate traduzioni di antichi testi. Nulla di grave nella familiarità. Occorrerebbe, invece, una maggiore ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Amicizia
Quante volte l’abbiamo pronunciata o sentita! Forse, più dei giorni della nostra vita. ‘Amicizia’. Parola bella, ora abusata. Ah! Se andassimo all’origine! Nel sanscrito, madre di tutte le lingue, ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Inverno alle porte
Giunti alla vigilia dell’inverno, le brave donne di casa, per come appreso dalle madri, aprivano armadi e cassettoni, per riprendere maglie e calzature, giacconi e cappotti e quant’altro era stato ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Mi scrivi, ti scrivo
Mia cara amica, che dalle lontane Americhe mi scrivi, per chiedere nuove del tuo paese e di me. Ti servo, pur sapendo di procurarti dispiacere e fastidio. Nel paese ci sono sempre gli ulivi e gli ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Oggi, allora
Ti ho sentito primo soffio di settembre, lungo un vialetto di pini e di acacie, fresco sulla carne, come al tempo della sognante adolescenza. E già allora, ricordo, mi recavi un languore, ch’era ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: I riti
Nel pubblico e nel privato, in ambito religioso e civile, ricorrenze importanti e piccole quotidianità erano regolate da riti precisi e cadenzati. E tali riti assicuravano il perpetuarsi di quelle ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Clessidre
Ne ebbi tante, diverse per forma, dimensione, colore. Le usai come giocattolo, complemento d’arredo, segnatempo. Esercitano, ancora, su di me un certo fascino, mi piacciono, come può piacere un ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: La bellezza
Un conversare piacevole su trucchi e belletti mi consente di entrare in un mondo di cui poco so. Gli altri, i presenti, operatori del settore, risultano senz’altro più provvisti. Pennelli e creme ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Felicità
Un antico adagio, che traggo dalle lettere greche, consigliava di non mostrare la propria felicità. Per un fatto di pudore? No. Solo per non suscitare l’invidia della divinità. Oggi, quel ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Computer e maestri
Non piacerà a molti quel che scrivo, ma li farà pensare, almeno un poco. Al dunque: che il computer velocizzi, agevoli, risolva mille problemi è cosa fuori d’ogni ragionevole dubbio. Registra, ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: C’era una volta
Scuola che fu e paese scomparso ... In quella scuola e in quel paese non era tutto paradiso; c’erano, anche, tratti di purgatorio, con ingiustizie e baronaggi. Quella scuola, però, e quel paese, ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Voci di Chiesa
A cento metri dalla mia abitazione c’è la chiesa parrocchiale, dimensionata nella struttura, ma umanamente accogliente. Da essa tante voci mi giungono puntuali: la campana, il coro, e, a volte, ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Fatica e sorrisi
Il lavoro è fatica. E la fatica cresce, nella misura in cui cresce l’impegno. Un professore di ginnasio mi diceva - avevo 14 anni - che un buon allievo bisogna che esca da scuola con la testa ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Nonna
La nuova casa, dove ci trasferimmo nel 1956, era grande e luminosa. Comoda e ben suddivisa, mi risultava ed era veramente bella. Con noi c’era ancora la nonna, che su tutti vegliava e a me ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: La fortuna
Nella lingua coriglianese suona così: “All’uorti cci vo’ ccuncimi, a ru munni cci vo’ ffurtuna”. Vero, più vero di tanti altri proverbi da me trovati nella tradizione popolare. Sarà una coincidenza, ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Sere d’estate
Le sere d’estate, quelle della puerizia, tra garofani e gigli, tra basilico e menta; le sere d’estate, tra pomodori, cocomeri, nespole e ciliegie; le sere d’estate, quando l’ultimo tocco discreto ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Mondi
Sempre più arida la politica. Si affida al computer, ma si spoglia del cuore. Si appella ai numeri e dimentica che dietro ogni cifra c’è un’anima con un suo destino. Chi ci governa, ai vari ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Lontananza
Vivere in un posto o in un altro per qualcuno non fa differenza. La patria è lì dove si sta. Beato chi la pensa così: il ricordo lo lascia sereno e la nostalgia lo risparmia. Non vale per ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: A mia Madre nel giorno onomastico
Ti rivedevo, tornando a visitarti, e ritrovavo in te i segni d’una antica gioia. Frammentata, sbiadita, sopita, ecco, riemergeva sempre e saliva fino agli occhi tuoi, stampandosi nei tanti colori ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Naufraghi
Secondo un costume diffuso, avveniva presto il battesimo della politica. Ardore ed ideali, insieme al piacere di ascoltare uomini di cuore e di azione, chiamavano ai comizi, alle sezioni, infine, ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: La festa di Sant’Antonio
Se quella di S. Francesco, il 25 aprile, chiudeva l’inverno, questa di S. Antonio, il 13 giugno, apriva l’estate. Più modesta, più breve, eppure, sinceramente attesa, sentita, vissuta. Meno ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Un lontano giugno
Accadono, a volte, dei fatti, che non si esita a definire nuovi per eccezionalità e portata. Ciò in tutti i campi e, perciò, anche in politica. Ve ne fu uno a Corigliano: si insediò, dopo regolare ed ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Imparacchiare
Impariamo dagli eventi, impariamo dalla scuola, impariamo dalle letture. Così si dice e così dovrebbe essere. Parlo, naturalmente, del piano degli umani comportamenti. Nei fatti, però, ciò avviene ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Un clima
Utili le celebrazioni ed anche belle, soprattutto, quando riguardano non un fatto locale, ma un evento nazionale, storico, fondante. Una svolta. Prudenza e misura sono di norma anche in tal caso. ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: I partiti
Per più di un cinquantennio, dopo dittatura e guerra, furono sangue e pelle del paese, nel bene e nel male. Uomini illustri li mantennero vivi e, al loro interno, tanti giovani, ascoltando ed ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: L’indifferente
Conoscevo, per via degli studi, quello della novella di Proust. Di recente, ho incontrato quell’altro nel dipinto di Watteau. Nei due casi, il protagonista è indifferente a sentimenti e contesto. ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Quel paese
Casa, stradina, uno slargo, un tratto di via, la piazza, il mercato, la chiesa, i vicini. Il paese che ormai non c’è più. Un paese nel paese. Era bello? Era brutto? Era il mio, con i lutti e ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Il dialetto
Ho usato il dialetto con i miei genitori, con la bisnonna, con la nonna, con la prozia e la zia, con mia sorella. Lo adopero ancora, nella intimità domestica, con moglie e figlio. Ciò non mi ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Il tempo
Tra le tante cose, di cui Gerardina mi fa dono, l’ultima resterà, forse, la più bella: un corto di otto minuti, che mi porta nella Napoli eterna. Immagini sospese tra mare e cielo e colonna sonora, ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Mare
Mi giunge nell’aria una buona novella, un annuncio di prossima estate. Grembiulino rosso e colletto bianco, vado all’asilo. Mia madre mi tiene per mano ed io, ogni tre passi un saltello, alzo gli ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Lo sguardo
Vecchie foto in bianco e nero, che hanno più di mezzo secolo. Aldilà degli abiti, conformi all’uso e alla moda dei tempi, di tutte mi colpisce lo sguardo delle persone: espressivo, sempre, come se ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Il tavolo
Un giornale, una rivista, cartelle, manuali, un saggio, dizionari, una raccolta di proverbi, un missale romanum, bigliettini, l’agenda e una radiolina. Questo il mio tavolo. Al bisogno, davanti a ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Il pianto
Anche ad uomini, insigni per gesta e per cultura, toccò l’esperienza del pianto. Pianse Achille, il più grande eroe greco e pianse Dante, d’ogni tempo il maggior poeta. Pianse pure Gesù, figlio di ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Orologio e diario
Li ho a portata di mano, in un cassetto. All’orologio do la carica ogni giorno, al mattino, come faceva mio padre; il diario lo sfoglio di sera, nell’ora in cui lo compilava mia madre. Sono oggetti ...
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Tv e Radio
Quando comprammo la tv - avevo circa dieci anni - fui tanto contento. Non era una qualsiasi novità e, poi, la mia casa, di sera, si riempiva di gente. Non abbandonai, però, la radio, che, anzi, ...