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Emergenza Covid-19: Buone notizie giungono dall’Annunziata di Cosenza
Nelle ultime ore dimessi cinque pazienti perchè guariti, tra questi c’è anche una persona di Corigliano-Rossano
 mercoledì 15 aprile 2020 18:06
Emergenza Covid-19: Buone notizie giungono dall’Annunziata di Cosenza Buone notizie giungono dal reparto malattie infettive dell’ospedale Annunziata di Cosenza. Infatti, come informa una nota stampa dell’ospedale, nella giornata di oggi sono stati dimessi, perché guariti cinque pazienti che erano stati ricoverati nei giorni scorsi perché affetti da coronavirus, tra questi vi è anche un paziente di Corigliano-Rossano. I cinque pazienti dimessi sono: quattro uomini:
65 anni – proveniente da Fuscaldo, ricoverato il 13 marzo;
60 anni – di Corigliano-Rossano, ricoverato dal 21 marzo;
69 anni – proveniente da Cariati l’ 11 marzo;
53 anni – di Marzi, ricoverato il 27 marzo scorso
e una donna:
39 anni, proveniente da Donnici ricoverata il 1 aprile.
«Due di loro – dichiara il direttore della UOC Malattie Infettive, Antonio Mastroianni – versavano in uno stato di insufficienza respiratoria moderata, ma siamo riusciti ad evitare il trasferimento in Terapia Intensiva, grazie anche all’ impiego delle tecniche di ventilazione non invasiva coordinate dal dottore Crocco». Un approccio farmacologico alla patologia Covid19, ma anche procedurale, rivolto a fornire assistenza all’insufficienza respiratoria lieve o moderata con l’impiego di tecniche di ventilazione polmonare non invasiva. «La polmonite da Covid-19 manifesta un quadro clinico di insufficienza respiratoria progressiva – ha dichiarato il dottore Crocco direttore della UOC Medicina d’Urgenza che supporta l’equipe “emergenza coronavirus”, in prima linea, proprio per il protocollo ventilazione non invasiva – non tutti i pazienti sviluppano un’insufficienza grave da richiedere ventilazione meccanica invasiva». «A Malattie Infettive, interveniamo nelle forme di insufficienza lieve o moderata, sottoponendo i pazienti Covid a trattamento ventilatorio che non è la semplice ossigenazione. In questo modo riusciamo a dare il tempo ai farmaci somministrati dagli infettivologi di esplicare i loro effetti». Tre dei pazienti che fanno ritorno a casa, sono stato trattati con il Tocilizumab in somministrazione sottocutanea. «I tempi sono prematuri per poter giungere a conclusioni – ha dichiarato il dr Mastroianni che non nasconde un moderato ottimismo – Possiamo però dire che la somministrazione del farmaco conferma, anche nella nostra osservazione, i risultati cui sono pervenuti i medici di Wuhan che hanno applicato il protocollo di sperimentazione farmacologica in 14 ospedali». La febbre si è risolta e gli ulteriori sintomi da polmonite Covid19 sono migliorati in maniera importante: i pazienti hanno richiesto, inoltre un minore flusso di ossigeno. Nella UOC di Malattie Infettive, il farmaco contro l’artrite reumatoide è somministrato oltre che per via endovenosa, anche nella formulazione sottocutanea. Per questo ulteriore protocollo l’ospedale Annunziata di Cosenza è in attesa di ricevere l’autorizzazione AIFA (Agenzia Italiana per il Farmaco) previo parere del Comitato Etico unico Nazionale che il decreto “cura Italia” ha individuato nell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.

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