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IL PD, UN PARTITO DI SINISTRA? QUALE PARTITO NELLA REALTÀ POLITICA CORIGLIANESE È ALTERNATIVO AL PD?
 giovedì 11 febbraio 2016 09:36
IL PD, UN PARTITO DI SINISTRA? QUALE PARTITO NELLA REALTÀ POLITICA CORIGLIANESE È ALTERNATIVO AL PD? Cosa è cambiato da quando Enrico Berlinguer diceva: Noi comunisti, oggi PD, Sel e Rif. Comunista, realtà queste lontane, estranee a quella sinistra che a differenza di oggi aveva ideali, programmi, sentimenti e passione che diedero voce alle rivendicazioni di quelle classi sociali e famiglie oggi abbandonate al proprio destino infame. Rif. Comunista, a differenza di Sel, (stampella del Pd) non andrà mai a governare in quanto politicamente ha abdicato, ha subito passivamente l’avanzata del M5S a livello nazionale che a differenza dei partiti tradizionali di sinistra ha aperto la mente di milioni di italiani, infondendo loro la voglia di ribellarsi, di proposte e battaglie prima impensabili e che in qualche modo mette a nudo lo strapotere del principe Renzi e di quella parte del PD che guarda a Verdini, ad Alfano ed a Berlusconi (il cosiddetto partito della nazione) e gli altri? Impegnati a non perdere i privilegi. I cosiddetti superstiti della sinistra, oggi annacquata, sofferente non sono organizzatori del popolo, di formazione politica che promuovono la maturazione civile e l’iniziativa delle fasce oggi più in difficoltà. Mi dispiace dirlo, ma hanno disatteso le aspettative del popolo della sinistra in balia di una classe politica ingorda che ha portato il popolo ad auto organizzarsi, scendere nelle piazze, diffidare dei partiti organizzandosi al di fuori dei canali previsti o degli stessi sindacati, portando in piazza i loro diritti, le loro rivendicazioni, oggi scippati dall’irruenza del governo Renzi & C. Si pensi ai tanti correntisti derubati dei loro risparmi, alle famiglie con a carico disabili, ai giovani che non hanno speranze ecc. Questo stato soporifero, di sottomissione ai poteri forti, il loro scarso interesse verso i deboli accomuna SEL e Rif. Comunista al PD e ai partiti di sistema, attaccati alle poltrone, ai privilegi della casta. L’aver tirato i remi in barca ha fatto si che la parola sinistra diventasse tabù nel panorama politico italiano e nelle menti eccellenti dei tanti burocrati che oggi vivono di privilegi acquisiti alla faccia di quel popolo tradito dalle loro promesse. A tal proposito basta ricordare il borghese: Bertinotti ed i burocrati Giordano, Rizzo, lo stesso Vendola o Migliore, fino a ieri questo ultimo esponente di spicco di Sel ed oggi accasato al Pd con poltrona. Questi, possono dire di essere alternativi al PD? Possono dire di essere di sinistra? Possono vantarsi di essere diverso dagli altri? La morale della favole è che non c’è più la morale. Tutti rubano, nessuno escluso! Quello che manca ai politici è un poco di silenzio, parlano in una lingua morta, fanno la voce grossa, anche sapendo di mentire. Per i politici, vivere nell’arroganza, nella mediocrità è la normalità quotidiana, non comprendono che l’aria è pesante. Siamo ridotti a giocattoli in mano a dei pazzi scalmanati che non pagheranno mai il conto. Una cosa in questi ultimi tempi è cambiata, anche il PD dalle Alpi alla Sicilia ad indagati sta messo bene, è in buona compagnia con gli Alfaniani ed i Verdiniani. Nessuno si accorge che questi consumano il PD? Un partito arrogante, ma più debole. Nel paese, nelle città, fasce di strati sociali lo hanno abbandonato, strati di lavoratori, di professionisti non votano PD, ha girato boa, ha perso il rapporto diretto e continuo con le masse, sta di fatto che gli errori di verticismo, di burocratismo e di opportunismo hanno visto indebolirsi il rapporto con le masse. Dato che scrivo per non accattivarmi simpatie o per esibizionismo come qualcuno vuol fare credere, a dispetto dei tanti scriverò fino a quando non mi stancherò, a prescindere dalle loro critiche pretestuose ed offensive. Posso assicurare che i voti persi difficilmente rientreranno in caserma. Non capire che i politici parlano e recitano a memoria come attori che imparano a memoria il copione, non rispettando oltre la misura il verso, le promesse, né l’armonia del comunicare è da incoscienti. Negli ultimi venti anni non ne ricordo uno che parla dei problemi reali in una lingua comprensibile, è così difficile capire che siamo messi veramente male? E’ possibile che anche l’ascoltatore meno ingenuo, l’ascoltatore più acculturato non si accorge che assiste ad una partita truccata che consacra, celebra il fallimento della politica? I veri sconfitti, siamo tutti noi, ci hanno ridotti ad analfabeti lobotomizzati, complici coscienti che non si accorgono della triste realtà. Si assiste inerme a questa guerra tra bande, tra correnti, nessuno si ribella al loro gioco, anche chi ne avrebbe la forza ed i mezzi per farlo. La verità è che più di qualcuno prende questo fare ironico, questa incapacità conclamata come un discorso serio, dimenticando quello che una volta era la sinistra o gli stessi uomini della D.C. “Aldo Moro, oppure lo stesso Martinazzoli”. C’è ormai una abitudine a vivere ciò che succede intorno a noi passivamente, lo stesso succede a Corigliano a differenza di altri paesi.

Per il movimento centro storico. Luzzi Giorgio
    COMUNICATO STAMPA
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