|   LA RIVOLUZIONE FRANCESE IN ITALIA(Milano Marittima, agosto 1977)
 
 Sì!
 Il 14 luglio…
 Dell’era postuma o futura,
 in Piazza della Concordia,
 c’erano tutti.
 
 Aspettavano il sorgere del sole.
 …I cani, i gatti, i topi, gli affamati,
 i contadini, i poveri, le puttane,
 i Condannati a morte.
 
 Tutti!
 
 Anelavano che il sole,
 in un batter d’occhio fosse
 al midì per illuminarli.
 Era quasi l’alba,
 il biancheggiar del cielo
 schiariva le tenebre morenti.
 …I preti, i vescovi, i cardinali,
 le suore, le badesse, i nobili,
 i conti, le contesse, i cornuti,
 i marchesi, le marchesine,
 le concubine giulive,
 inghirlandate del loro niente,
 i mariti contenti
 della loro ipocrisia,
 con il re Luigi XVI,
 in un’orgia di sensi,
 si godevano il crepuscolo
 della loro misera esistenza.
 
 Sì!
 C’erano proprio tutti,
 in quella misera calca.
 Le tenebre, con lentezza,
 svanivano nell’aurora.
 Il sole ha ucciso le tenebre.
 Il re, con fare maestoso,
 ordinò:
 il clero, i nobili, le concubine
 con i loro mariti, a riposare;
 la gleba,
 sì!
 La gleba schiavizzata,
 ritorni a LAVORARE.
 Delusi, affranti, sfiduciati,
 si avvidero che il 1789
 era oltrepassato.
 
 Luigi Visciglia
 
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