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Il grido di allarme degli infermieri dell’Asp di Cosenza
Sovraccarichi di lavoro e non esiste un piano del fabbisogno
 sabato 4 luglio 2020 18:37
Il grido di allarme degli infermieri dell’Asp di Cosenza La situazione sanitaria a Cosenza si è ulteriormente aggravata. È questo il grido d’allarme di Fausto Sposato, presidente dell’Ordine degli infermieri. “Avevamo già da tempo preannunciato la carenza di personale, considerata la nuova misura del Covid. Gli infermieri ed il personale tutto hanno diritto alle ferie, dopo questi lunghi mesi di battaglia sul campo. Siamo dispiaciuti – scrive Sposato in una nota – che la Regione non abbia inteso rispondere neppure sull’incentivo per gli operatori sanitari. Ciò ha causato anche maggiore malcontento”, spiega il presidente. “La carenza di risorse è atavica; ogni anno non si espletano funzioni e attività. Tanto da poter affermare che la sanità continua a precipitare. Difficilmente anzi potrà riprendersi”, per l’Opi. Cosa fare? “Occorre un cambio di rotta, il coinvolgimento degli attori principali finora venuto meno. Ci saremmo aspettati gratificazioni diverse che non sono arrivate”, dice il presidente.
Da qui due denunce forti: la prima riguarda l’accorpamento di due reparti come chirurgia pediatrica e pediatria “per mancanza di risorse”. E la seconda è che l’Asp di Cosenza, per Sposato, “non ha presentato il progetto per la dialisi estiva, negando in questo modo un diritto alle persone ed ai cittadini. Nessun ospedale in provincia di Cosenza effettua dialisi estiva”, l’allarme degli infermieri. “Problemi dovuti sostanzialmente ad un management non stabile nella nostra provincia. 5 commissari in un solo anno la dicono infatti lunga sulla situazione attuale. Ci auguriamo, a tal fine, che il nuovo commissario riorganizzi il settore, considerando le nostre figure al suo fianco, come sempre. Nonostante – l’amarezza di Sposato – continuino ad esservi sacche di arroganza di qualche professionista sanitario che considera gli infermieri solo numeri. Tutt’altro: siamo professionisti, impegnati in prima linea, che responsabilmente cercano di dare risposte con i pochi mezzi a disposizione”.
Ed infine: “Nell’Asp di Cosenza persiste un continuo sperpero di denaro pubblico”, denuncia ancora Sposato. “Pur avendo avuto più volte una riorganizzazione ed avendo approvato l’atto aziendale, oggi continua a regalare salari accessori con le posizioni organizzative a personale che non ha obiettivi ed a cui non viene effettuata alcuna verifica. Qualcuno metta mano a queste illegalità ed a questi atti di irresponsabilità affinchè la sanità riparta. Si naviga a vista con ripercussioni sugli utenti. Possibile che nessuno si accorga della gravità della situazione e dei diritti dei cittadini?”
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