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Emergenza Covid-19 Alto Jonio Cosentino: Il dottor Rizzo “Bisogna essere cittadini responsabili“
Purtroppo quello che emerge in questi giorni è il comportamento di tante persone non rispettose dei divieti imposti per fronteggiare il covid-19
 venerdì 15 maggio 2020 13:33
Emergenza Covid-19 Alto Jonio Cosentino: Il dottor Rizzo “Bisogna essere cittadini responsabili“ Oggi abbiamo ricevuto alcune segnalazioni relative a nostri concittadini “disubbidienti“. Devo perciò tornare sul concetto di cittadino responsabile. Chi è il cittadino responsabile? Chi paga le tasse, chi rispetta le leggi e l’ambiente, chi denuncia le illegalità, chi aiuta chi è in difficoltà, .....chi rispetta le altre persone. In tema di Covid-19, chi rispetta le misure di contenimento previste. Cioè adotta quelle precauzioni e quelle norme di comportamento che gli consentono di evitare la malattia e, soprattutto, di trasmetterla ai propri congiunti e ai propri amici, mettendoli in pericolo. Sono le norme di distanziamento sociale, di quarantena fiduciaria, basata cioè sulla fiducia, perché diversamente ci vorrebbe per ognuno di noi un carabiniere che ci controlli. Norme che dobbiamo imparare a rispettare, perché col virus dovremo a lungo convivere. Perciò, poco si può fare contro i sabotatori del bene pubblico, contro chi non si denuncia, contro chi non rispetta la quarantena. Fate loro sapere, però, che in caso di inadempienza alle misure di quarantena previste, scatta il reato punito dall’art. 650 del Codice Penale e, ancora più grave, qualora dal loro comportamento irresponsabile derivasse il contagio, scatterebbe il reato di cui all’art. 438 del Codice Penale, cioè epidemia colposa. Quarantena obbligatoria di 14 giorni per i rientrati, anche con tampone negativo. Perché? Io parlo sempre sulla base di esperienze pratiche. Un contatto stretto di un caso viene “tamponato“ il 4 aprile: risultato negativo. Nuovo tampone il 18 aprile: risultato positivo. Il primo tampone non ha rilevato la presenza del virus a livello oro-faringeo perché non c’era ancora. Dopo un periodo di incubazione il virus si è sviluppato, dal polmone è risalito alla gola, ed è stato individuato; la persona è ancora oggi positiva. Quindi, tutti quelli che sono rientrati, nonostante i tamponi negativi, potrebbero essere ipotetici “incubatori“ del virus. Devono perciò restare isolati, misurarsi la febbre ogni giorno, segnalare al proprio medico o all’Asp eventuali sintomi respiratori o altri sintomi dovessero insorgere. Vorrei concludere dicendovi che da domani questa consuetudine del post serale cesserà, perché abbiamo completamente circoscritto i focolai, isolati i contatti, superata la fase acuta dell’epidemia. Per dirvelo però avrei bisogno di prove, di conferme di negativizzazione di nostri concittadini. Cioè dell’esito dei tamponi, che neanche oggi abbiamo fatto. Quindi, anche oggi sullo ionio non ci sono nuovi casi, né sono stati scoperti asintomatici, o guariti. Concludo dicendo: rimandare una cosa semplice la rende difficile, ma rimandarne una difficile la rende impossibile. Speriamo non sia così, e speriamo di non dover rimandare ancora a lungo. Pazienza, ancora pazienza.
    dottor Martino Rizzo Asp/Cs
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