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Dalila Nesci (M5S) in contrasto con gli altri colleghi calabresi
Al centro dei contrasti la recente iniziativa sui tamponi congelati
 mercoledì 20 maggio 2020 18:25
Dalila Nesci (M5S) in contrasto con gli altri colleghi calabresi Va avanti così da settimane. Dalila Nesci appare sempre più distante dalle posizioni del Movimento Cinquestelle. Oggi, però, quello che la parlamentare posta su Facebook sembra un attacco diretto ai colleghi pentastellati che hanno sollevato il caso dei tamponi congelati a Cosenza. Nesci difende il commissario dell’Asp bruzia Giuseppe Zuccatelli ma utilizza toni piuttosto duri per l’iniziativa guidata dal parlamentare Francesco Sapia. «In Calabria – scrive – avrete letto dello sciacallaggio sul tema tamponi non ancora processati e l’ingiusta accusa politica contro il commissario Zuccatelli. Prima di parlare e fare attacchi politici bisognerebbe studiare e andare alla ricerca puntuale delle responsabilità altrimenti significa che si sta facendo solo vuota propaganda che danneggia la credibilità delle Istituzioni tutte». La questione politica è che a mettere nel mirino l’azione di Zuccatelli sono stati proprio i Cinquestelle calabresi (parte di essi), e «sciacallaggio» è la definizione che Nesci dà di quell’azione. La parlamentare riconduce gli intoppi nell’analisi dei tamponi «alla disponibilità dei reagenti che nell’ultimo periodo scarseggiavano sul mercato fino a diventare irreperibili» e alle scelte delle Regioni (come la Calabria) di effettuate test su tutti i residenti rientrati dal Nord. «Per via dei rientri di necessità nelle Regioni in cui si è residenti, della possibilità di spostarsi all’interno del territorio regionale e delle grandi quantità di tamponi effettuati anche per volontà precisa di alcuni Presidenti di Regione c’è stato un ulteriore intasamento dei laboratori che processano i tamponi. Infatti, chi ha approfondito il problema – che non è solo calabrese – sa che purtroppo c’è stata irreperibilità dei reagenti sul mercato a livello internazionale. Ciò è stato confermato poco fa in audizione alla Commissione Sanità della Camera dei Deputati dal coordinatore del Comitato tecnico-scientifico Agostino Miozzo rispondendo alla mia domanda». «Informo – continua Nesci – che il problema è già in via di risoluzione: lo stesso Miozzo ha ribadito che la “Richiesta d’offerta” finalizzata all’approvvigionamento di 3 diverse tipologie di test è stata conclusa questo lunedì dal Commissario Arcuri. Dunque saranno acquistati tutti i kit disponibili affinché i laboratori delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere deputate a processare i tamponi potranno nuovamente rifornirsi».
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