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Scuola: Lettera aperta di una studentessa sul persistente stato di chiusura
Lettera a chi desidera i figli a scuola
 domenica 10 gennaio 2021 16:05
Scuola: Lettera aperta di una studentessa sul persistente stato di chiusura Salve a tutti cari concittadini,
vi parla una studentessa che è stanca delle decisioni incompetenti e delle puntuali critiche sul lavoro scolastico. Questa lettera è riferita alle mamme che si lamentano per un ritorno a scuola, ci tengo a precisare che non sto di certo a puntare il dito perché tutti vogliamo, preghiamo e speriamo che con il nuovo anno si possa presto ritornare alla normalità, vogliamo vedere una luce a questo profondo e lungo tunnel, luce che chiaramente non vediamo. Però care mamme che pretendete in un ritorno a scuola, vorrei mettervi in chiaro dei punti da studentessa che quest’anno si ritrova a dover affrontare la maturità; Okay non sarà come la scuola tradizionale con un confronto faccia a faccia docente-studente, però ci sono dei punti che forse a voi non vi sono chiari o forse non sapete; Ieri a Corigliano-Rossano sono state risultare positive 68 persone. A voi questo potrà sembrare un numero banale rispetto alle circa 3000 persone positive nelle grandi città, nelle grandi città però vi faccio presente che la sanità non è messa in ginocchio come la nostra. Avete pensato se un vostro figlio un giorno (spero mai) ritornerà a casa con la febbre? Cosa farete? Penserete che è la solita influenza o covid? Ora vi lascio una piccola esperienza personale. Avevamo appena appreso a ottobre che il proprietario di una conosciuta azienda Coriglianese aveva il covid, il bimbo è andato a scuola e come se non bastasse aveva febbre (la scuola non era munita neanche di termometro, cosa obbligatoria), tosse e raffreddore al che mia sorella nel suo ritorno a casa racconta tutto, ma decidiamo di non fare polemiche perché non si sa mai che si sarebbero indignati (come sicuramente avrebbero fatto). Ora voi mi direte e allora? Il figlio ha potuto prendere una semplice influenza? Beh mia sorella due giorni dopo ha avuto gli stessi sintomi del bambino. Ed ora voglio parlare di questo punto che è meglio tirare fuori. Voi starete nelle vostre calde case a non preoccuparvi e ad essere felici perché i vostri figli finalmente sono a scuola, sono nel citando le parole della Ministra Azzolina, mentre i vostri figli staranno in un luogo con finestre sempre aperte ad una temperatura di 10º, studenti quasi ammassati (se ci sono i banchi singoli non vuol dire che c’è la giusta distanza e di questo ve lo posso garantire io che l’ho vissuto). Avete pensato alle mascherine? Credete che stare 5 ore in un luogo piccolo (perché con il virus non è che le classi si sono magicamente ingrandite sono comunque dei buchi di aule) con delle mascherine sia così semplice? Ve lo dico io NO! non è semplice, ho tastato anche questa cosa con le mie mani, a scuola a causa della mascherina ho avuto svariate volte un mancamento di ossigeno. Per voi questa è scuola? Avete considerato l’ansia che una famiglia ha e il disagio di un padre o una madre che non ha possibilità economica e dovrà accompagnare il proprio figlio in autobus? Se vi dovesse capitare (spero con tutto il mio cuore di no) un contagio in famiglia per colpa della scuola poi non vi lamentate del fatto che la scuola non è sicura, che lo stato ha abbandonato la scuola, della sanità calabrese, delle persone irresponsabili ecc. Per il momento la soluzione è la DAD. Voi dite che questa non è scuola e concordo perché a tutti gli studenti mancano le risate in classe, lo stare insieme tra amici, gli abbracci ecc. Però questo non è il momento! Siamo in una pandemia globale e i mezzi per continuare ad istruirci e poter dialogare tra amici li abbiamo. Detto ciò mi dispiace di essermi dilungata e mi dispiace se qualcuno si sentirà offeso dalle mie parole ma ci tengo a ribadire che le mie non erano parole per offendere bensì parole per farvi capire che la scuola non è rosa e fiori come pensate!
    COMUNICATO STAMPA
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