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Corigliano-Rossano: Nuova ordinanza del sindaco, stop alla circolazione dei veicoli sul lungomare di Schiavonea e Sant’Angelo e zone limitrofe
Il provvedimento scatta oggi e varrà per i fine settimana
 sabato 14 marzo 2020 17:57
Corigliano-Rossano: Nuova ordinanza del sindaco, stop alla circolazione dei veicoli sul lungomare di Schiavonea e Sant’Angelo e zone limitrofe Una ulteriore stretta ai consueti comportamenti di tanti cittadini corossanesi, soprattutto nel fine settimana, ha indotto il sindaco Flavio Stasi a firmare oggi una nuova ordinanza, la n. 50, con la quale stabilisce “misure cautelari e preventive volte alla prevenzione ed al contenimento del rischio contagio da COVID-19 nel Comune di Corigliano-Rossano -Limiti alla circolazione veicolare in prossimità del Litorale al fine di evitare assembramenti di persone nel fine settimana”. Il primo cittadino proprio perché in questi giorni, nonostante i pressanti inviti, a rimanere a casa, tantissimi cittadini si sono messi in macchina, e pur senza quei motivi impellenti che ne avrebbero giustificato l’uscita di casa, si sono messi in giro per le varie strade cittadine, con tutti i pericoli che atteggiamenti del genere possono generare in un territorio che già conta ben quattro casi di coronavirus. Così il sindaco, come detto, ha firmato l’ordinanza citata, per questi motivi: “non è inibita in astratto né la circolazione pedonale né la circolazione veicolare, purché non in contrasto con il chiaro divieto di assembramento che il DPCM 08.03.2020 - e seguenti - pone come una delle maggiori prescrizioni volte a contrastare la diffusione del COVID-19; quanto sopra – prosegue il testo dell’ordinanza - mette in evidenza la necessità di forzare i propri consueti comportamenti, soprattutto nei fine settimana, nei luoghi ordinariamente deputati al passeggio ed agli incontri tra le persone nei momenti di relax, che di norma assumono un’importanza fondamentale nella vita di tutti i giorni, quegli stessi luoghi, per tali ragioni, rischiano di trasformarsi in pericolosi crocevia di possibili trasmissioni del virus, come tali, in questo frangente, da evitare massimamente in linea con l’impegno responsabile che la nostra comunità sta portando avanti in risposta all’hastag lanciato dal Presidente del Consiglio (#loRestoaCasa)”. Alla luce di tutto ciò “ordina il divieto di circolazione di tutti i veicoli, dalle ore 15.00 alle ore 20.00 del sabato e dalle ore 9.00 alle ore 20.00 della domenica, nelle seguenti vie: Schiavonea: Via Cristoforo Colombo, Viale della Libertà, Via Malta, Via Cipro, Via Itaca, Via Cefalù, Via Magellano, Via delle Sirene, Via Acireale; Via Maratea, Via Marsala, Via Pisa, Via Livorno, Via Messina, Via Rimini, Via Napoli, Via Genova, Via Gaeta, Via Trieste, Via Amalfi, Via Pola, Via Ancona, Via Brindisi, Via La Spezia, Via Catania, Via Nizza, Via Ma rsiglia, Via Savona, Via Camogli, Via Da Vinci, Via Galilei, Via Amaldi, Via Torricelli, Via Einstein, Via Cartesio, Via Archi mede, Via Marconi, Via Euclide; Fabrizio: Via Damasco, Via Mosca, Via Bucarest, Via Sofia, Via Montreal, Via Londra, Via Pechino, Via Belgrado; Contrada Pirro Malena; Rossano: Contrada Momena, Via Lussemburgo, Via Britannia, Via Egeo, Viale Sant’Angelo, Via Paul Harris, Via Ceravolo, Viale Mediterraneo, Contrada Palopoli, Contrada Galderate, Contrada Gammicella; Tutte le traverse che intercorrono tra suddette vie. Il presente divieto ha decorrenza immediata e perdura fino a nuove disposizioni; Al divieto di cui sopra fanno eccezione esclusiva mente i residenti nelle vie sopra elencate oppure coloro che sono costretti a transitarvi per ragioni di estrema necessità debitamente comprovata; comunica che l’inosservanza della presente ordinanza integra la sanzione prevista dall’art. 650 del codice penale (Inosservanza di un provvedimento di un’autorità) con pena prevista dell’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro, salvo che non si possa configurare una ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del codice penale (Delitti colposi contro la salute pubblica) con pena prevista della reclusione da 6 mesi fino a 3 anni”.
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