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Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Regione il riconoscimento di premialità per il personale sanitario
La richiesta viene motivata perché tutto il personale in questo particolare momento di emergenza non si sta risparmiando
 mercoledì 8 aprile 2020 15:25
Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Regione il riconoscimento di premialità per il personale sanitario Applicazione art. 1 del Decreto Legge n. 18 del 17.3.2020 e riconoscimento di premialità aggiuntive a favore del personale sanitario nella fase di gestione connessa alla diffusione del COVID 19. È questa la richiesta espressa dai sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil, con una comunicazione inviata al Presidente Regione Calabria, al Dipartimento Regionale Tutela della Salute, al Commissariato ad acta Sanità Calabria, a firma dei segretari regionali Alessandra Baldari, Luciana Giordano, Elio Bartoletti . Di seguito il testo: “Nella nostra Regione, già colpita dal piano di rientro, i cittadini costretti in casa ma anche quelli che continuano a garantire i servizi essenziali, soprattutto in sanità, hanno ricevuto una visione d’insieme sconvolgente di quanto si stia ancora facendo nei Pronto Soccorso, nelle Rianimazioni, nelle corsie e nei servizi di Emergenza sanitaria - 118. Ci sembra doveroso, pertanto, che agli operatori sanitari venga inviato subito un segnale concreto assegnando loro un riconoscimento economico, per il continuo disagio ma soprattutto per il costante rischio biologico cui gli stessi sono esposti per garantire il loro compito; condizioni oggettivamente difficili e caratterizzate da livelli di rischio da contagio straordinariamente alti. La possibilità di un incremento del fondo sanitario regionale, unitamente ad ulteriori incrementi stabiliti a livello nazionale, in relazione all’emergenza sanitaria in corso, devono tener conto che gli istituti contemplati dai CCNL di riferimento, che normalmente regolano il salario accessorio, non sono assolutamente adeguati a regolare le esigenze eccezionali del momento che stiamo attraversando. Pertanto, in linea anche con altre regioni italiane, si chiede alle SS.LL. l’applicazione dell’art.1 del Decreto Legge “Cura Italia” attraverso la distribuzione alle aziende sanitarie della Regione delle risorse pari a 23.981.849,00 € di cui alla tabella dell’allegato A dello stesso Decreto “allo scopo di incrementare le risorse destinate alla remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario del personale sanitario dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nelle attività di contrasto alla emergenza epidemiologica determinata dal diffondersi del COVID-19”. Tali risorse potrebbero essere utilizzate come incentivi secondo la seguente ipotesi di contrattazione integrativa: Corresponsione, con decorrenza 18 marzo, di un’indennità di rischio Covid-19, differenziata in rapporto al livello di esposizione al rischio, secondo l’elencazione in fasce riportata nell’acclusa tabella, fino all’ interruzione dello stato d’emergenza. All’interno di una medesima fascia, il compenso si chiede che venga riconosciuto per ogni giornata di effettiva presenza, in misura eguale a tutto il personale ivi compreso, indipendentemente dal ruolo e dalla qualifica rivestiti, tenuto conto che il rischio è analogo per tutti. Le Aziende possono estendere i benefici richiesti con la presente nota anche ad altro personale, nell’ambito delle risorse di cui all’art.1 D.L. n. 18/2020, purché nell’arco di vigenza previsto siano stati chiamati a svolgere mansioni o compiti caratterizzati da condizioni di rischio e disagio analoghe a quelle svolte dal personale indicato. Corresponsione di un’indennità una tantum ulteriore pari almeno al 10% dello stipendio tabellare mensile ai lavoratori dipendenti delle aziende che hanno contratto il virus nell’espletamento delle loro funzioni e che hanno subìto una quarantena domiciliare o un ricovero, periodo da considerarsi pari a quello di prestato servizio. In riferimento al comma 1 art. 82 del CCNL 2016-2018 e nell’ambito delle risorse di cui all’art.1 del D.L. n. 18/2020, corresponsione di una quota premiante per l’anno 2020 pari alla maggiorazione non inferiore al 30% del valore medio procapite del premio attribuito per tutto il personale sanitario dipendente direttamente impegnato nelle attività di assistenza per l’emergenza epidemiologica COVID-19. Questa che le scriventi Organizzazioni Sindacali vogliono presentare ai livelli regionali è una proposta circoscritta che certo non può essere sufficiente in termini di soddisfazioni economiche e professionali. Al momento per tutti i dipendenti del SSR rappresenta un piccolo passo per il riconoscimento che meritano. Sarebbe, infine, opportuno che le SS.LL inviassero una comunicazione di sollecito immediata ai Commissari/Direttori delle AA.SS/AA.OO regionali per l’applicazione dell’art. 63 del D.L. n. 18/2020 il cui beneficio dovrebbe essere corrisposto dal corrente mese e che rappresenterebbe per i lavoratori dipendenti tutti un piccolo premio per la loro presenza in servizio in questo momento di estrema emergenza. Una volta erogate le somme, le aziende dovranno impegnarsi a rendicontare dettagliatamente l’utilizzo degli stanziamenti economici, attraverso puntuali report che dovranno pervenire anche alle OO.SS.”.
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