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La città di Rossano e il Codex Purpureus Rossanensis di scena ai Borghi d’Italia
 domenica 21 maggio 2017 11:03
La città di Rossano e il Codex Purpureus Rossanensis di scena ai Borghi d’Italia La città di Rossano e il Codex Purpureus Rossanensis di scena ai Borghi d’Italia alle Terme di Diocleziano, lungo il Viale Enrico De Nicola, in Roma che ospita l’immenso patrimonio artistico e culturale dell’Italia, fino al prossimo 9 giugno, disseminato nei suoi Borghi. Un appuntamento per immergersi nell’Italia più autentica, quella rappresentata da circa 1000 borghi di 18 Regioni, che hanno aderito iniziativa interregionale dal titolo: “Borghi – Viaggio Italiano“. Un viaggio meraviglioso per presentare, ai turisti italiani e internazionali, l’enorme patrimonio delle splendide località disseminate su tutto il territorio nazionale che rappresentano, non soltanto il meglio del paesaggio italiano, la storia dell’intero Paese. Una storia fatta di ricchezza, tra monumenti e arte, nel portare avanti le tradizioni, le culture e le produzioni uniche, ma anche lo stile di vita slow e tipico dell’identità italiana.Il 19 maggio è stata protagonista la Calabria portando all’attenzione dei visitatori un patrimonio che trova la sua massima espressione, tra castelli arroccati, viste mozzafiato, folklore, dall’entroterra alla costa. Di scena 15 Borghi, cui vanno ad aggiungersi 5 Borghi marinari e 5 Borghi d’autore, quali: Aieta (Cosenza), Altomonte (Cosenza), Bova (Reggio Calabria), Civita (Cosenza), Fiumefreddo Bruzio (Cosenza), Gerace (Reggio Calabria), Melissa (Crotone), Miglierina (Catanzaro), Morano (Cosenza), Oriolo (Cosenza), Roseto Capo Spulico (Cosenza), Scilla (Reggio Calabria), Santa Severina (Crotone), Stilo (Reggio Calabria), Taverna (Catanzaro), Cortale (Catanzaro), Pizzo (Vibo Valentia), San Giovanni in Fiore (Cosenza), San Luca (Reggio Calabria), Badolato (Catanzaro), Diamante (Cosenza), Isola Capo Rizzuto (Crotone), Tropea (Vibo Valentia). I tanti visitatori e turisti, nella giornata di venerdì 19 maggio, hanno apprezzato gli artigiani impegnati a forgiare, con antica maestria tessuti, ceramiche e strumenti musicali. Un gruppo di donne, invece, si è cimentata nell’arte, utilizzando anche antichi telai, del ricamo e della tessitura. utilizzando anche antichi telai. Accanto a loro i ceramisti provenienti da diversi borghi calabresi e un liutaio che ha illustrato le diverse fasi della produzione di una chitarra. “I Borghi si raccontano” è lo spazio dedicato soprattutto ai più giovani, dove le storie dei vecchi borghi saranno messe in scena, tra mito e realtà. Insieme a quello della “Pacchiana”, costume tradizionale calabrese, i visitatori hanno potuto ammirare gli abiti arberëshe e grecanici che, con gli occitani, rappresentano le minoranze linguistiche della Calabria. Il colore rosso dei peperoncini e la fragranza inconfondibile del cedro hanno caratterizzato l’allestimento, riportando i visitatori indietro nel tempo, per conoscere da vicino le tradizioni secolari, tenute in vita da un popolo, quello calabrese, strettamente legato alle proprie origini. Un legame tramandato anche grazie a narrazioni, canti, serenate e balli popolari, affidati per l’occasione a gruppi folk e cantastorie. Durante la giornata, gli orafi Gerardo Sacco e Michele Affidato, hanno messo in bella mostra, per l’occasione, le loro prestigiose creazioni. Anche una copia del Codex Purpureus Rossanensis, manoscritto del VI° Sec. che nel 2015 è stato riconosciuto Patrimonio dell’umanità ed inserito dall’Unesco tra i 47 nuovi documenti del Registro della memoria mondiale, è stata tra le protagoniste del Made in Calabria. Studenti e visitatori, grazie alla dettagliata spiegazione di Natalino Scino (Associazione “Insieme per Camminare“ che ha la gestione del Museo Diocesano di Rossano o del Codex), hanno potuto conoscere uno dei più antichi manoscritti che contiene i Vangeli di Matteo e Marco. Un’occasione, dunque, per richiamare un turismo di massa e di qualità nell’importante città di Rossano. Da segnalare, infine, la visita del governatore della Calabria, Mario Oliverio, che, accompagnato dal sottosegretario del Ministero ai beni culturali Dorina Bianchi, si è complimentato direttamente con gli organizzatori dell’evento promosso nella città capitolina che, nell’edizione 2017, ha dato ampio spazio anche ai tanti borghi e, soprattutto, alle diverse eccellenze calabresi.
Articolo letto 1733 volte     ANTONIO LE FOSSE
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