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Longobucco - Co-generatore, no ad allarmismi inutili
Stasi: impianto innovativo e green
 mercoledì 1 giugno 2016 19:55
Longobucco - Co-generatore, no ad allarmismi inutili COGENERATORE, no ad allarmismi inutili. I lavori non sono ancora terminati; le operazioni dei giorni scorsi sono state effettuate per accertarne il funzionamento. No a strumentalizzazioni intorno ad un piccolo impianto di produzione di energia a fonte rinnovabile destinato ad essere utilizzato per edifici pubblici già esistenti.

È quanto precisa il Sindaco Luigi STASI tenendo a sottolineare, tra le altre cose, che l’opera non è una centrale a biomassa, ma un impianto di micro cogenerazione a biomassa vergine della potenza di 200KW per la produzione contemporanea di energia elettrica e termica.

La tecnologia proposta – dichiara - rappresenta un valido ed innovativo strumento per il recupero di energia, senza emissioni inquinanti, dalla valorizzazione energetica delle biomasse derivanti dalla pulizia del bosco di cui il Comune gode in abbondanza. Date le caratteristiche tecniche, l’impianto deve essere posizionato il più possibile nei pressi degli edifici in quanto mediante una piccolissima rete di teleriscaldamento andrà ad alimentare alcune utenze pubbliche comunali con una spesa economica inferiore a quella occorrente per l’impiego di combustibili fossili. L’area su cui sorgerà l’impianto, non è fra le aree a rischio frane contemplate nel PAI. Le caratteristiche tecniche e dimensionali dell’impianto sono tali da non costituire nessun tipo di pericolo dal punto di vista idrogeologico, né in fase di installazione, né in fase di esercizio. Il muro di contenimento in cemento armato realizzato a protezione dell’area in oggetto non è in pericolo. La destinazione urbanistica dell’area è A1 (zona di ristrutturazione e risanamento integrativo), e l’impianto di produzione di energia rientra nella fattispecie cosiddetta di edilizia libera e non implica l’incremento dei parametri urbanistici.

In riferimento alla vicenda che ha visto la Ditta prima aggiudicataria, rinunciare alla sottoscrizione del contratto, il Primo Cittadino ribadisce che le motivazioni alla base della rinuncia non hanno nulla a che vedere con le presunte irregolarità del progetto, di cui, l’impresa aveva preventivamente preso visione e accettato integralmente il contenuto.

Nessun movimento terra. Il posizionamento dell’impianto viene realizzato su un massetto esistente. Non vi sono, quindi, pericoli diretti e reali tali da costituire un ostacolo per la realizzazione dell’impianto sull’area prescelta.

L’impianto fotovoltaico della Scuola di Via Santa Croce – conclude STASI - è funzionante e produce energia elettrica. Per cause non dipendenti dall’Amministrazione comunale non è stato possibile realizzare lo scambio sul posto dell’energia prodotta. – (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying)
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